Santa Rosa (Ca) Oct. 28 – Nov. 2, 2023
🇮🇹 L’arrivo al Charles M. Schultz Airport ci ricorda che l’inventore dei Peanuts non è stato dimenticato e il Museo nella sua città è lì a confermarlo.
Le temperature a Santa Rosa sono miti e lo saranno per tutto il tempo della permanenza.
Caldo che sfiora i 30 gradi centigradi. Permanenza che trascorrerò con tutto il gruppo di In Scena al completo.
A farmi compagnia per tutto il tempo nella Sonoma County ci saranno anche un costante mal di schiena che porto con me San Diego e un crescente raffreddore che non mi abbandona malgrado abbia dato fondo ad Efferalgan e altro.
La vera dicotomia, la grande contraddizione degli Stati Uniti d’America non è da rintracciarsi in maldestri tentativi di esportazione democratica di usi e costumi, talvolta attuati in maniera alquanto discutibile; non va cercata nel contrasto visivo che offrono gli ampi spazi aperti in contrapposizione alla gentrizzazione e alle ghettizzazioni o nella tangibile distanza tra classi sociali ed etnie.
La grande contraddizione di questa Nazione la si ritrova nell’abissale differenza che intercorre tra le temperature cui viene servito il Regular Coffeé e le temperature cui viene settata l’aria condizionata in negozi e locali e in volo la faccenda si complica notevolmente. Lingua ustionata, schiena e gola malandata. Welcome to the Hospital California canterebbero oggi gli Eagles.
Tra sopralluoghi, cene, spettacoli e vino la sosta californiana ci consentirà anche un po’ di turismo di gruppo. Muoveremo in auto da e per Windsor, contea nella quale siamo ospitati. All’interno di una zona residenziale a tema vitivinicolo. Siamo sempre dalle parti della Napa Valley.
Partendo da Decanter Road è tutto un incrocio di Bouquet, Pinot Noir, Merlot Way. Ecco la nostra tipica casa americana. Ampia, con molteplici stanze e bagni e con ampia living room teatro di piacevolissime cene preparate dall’instancabile Laura e di visioni in lingua originale di capisaldi del cinema quali “Saturday Night Fever”. Patio e albero di fichi d’india che Antonella raccoglierà e sbuccerà per tutti.
Bodega Bay sarà la prima tappa da turisti nel primo giorno libero. Mossi dalla voglia di visitare un’altra bella baia californiana ma sopratutto dal demone della cinefilia: è dove il maestro del brivido girò “Gli Uccelli” che io prontamente rivedo la sera prima della gita, in lingua originale ma con sottotitoli, sempre inglese eh. Stacco prima dell’ultimo attacco dei volatili perché provato dalla giornata appena trascorsa tra una guida per le strade della California direzione San Francisco Airport a prendere Marco e un rientro a Windsor dopo qualche altro giro.
A Bodega Bay una luce accecante abbaglia la vista. Il gastronomico rituale oscilla tra Clam Chowder – la famosa zuppa di vongole – e il Fish and Chips che scoprirò essere non lontanamente paragonabile a quello che mangeremo a Sausalito l’ultimo giorno, prima di abbandonare i 27 gradi della costa californiana e volare verso i 7 gradi di una notturna Calgary leggermente imbiancata.
Il promontorio di BB affaccia sullo sconfinato Pacifico e la vista lascia davvero senza fiato. I volatili autoctoni, gabbiani, cormorani, insomma “Gli uccelli”, sono ovunque tranne nei pressi della chiesa e della scuola. I due edifici esistono ancora e riesco a far foto riproponendo lo stesso scorcio di Hitch.
Ben altra luce, ambientazione e temperature le troviamo all’Armstrong Redwood National Park a nord della piccola cittadina di Guerneville. Sequoie secolari e fitta vegetazione fanno di questa foresta pluviale luogo di escursioni e offrono la possibilità di percorsi a piedi o in bici ma anche in auto per raggiungere le zone più distanti dall’ingresso molto più a nord. Prima di rientrare sostiamo a pranzare a Guerneville, attraversata dal Russian River. Una tipica cittadina americana di montagna con tanto di bar di quelli che si vedono nei film. È mancata la rissa ma per il resto tutto come da copione. Compreso il caffè ripetutamente versato e le mance lasciate. Altro che Mr. Pink.
I giorni scorrono densi di impegni. Non è solo turismo ma anche lavoro. Gli spettacoli di tutti gli attori coinvolti riscuotono successo. Quello con Ern è sempre fluido e cangiante.
Il giorno di Halloween il gruppo di sette si divide. Accompagnamo Rosario e Antonella in aeroporto e trascorriamo il pomeriggio a San Francisco.
Visitare la storica City Lights Bookstore aperta da Ferlinghetti e vedere dal vivo dove è stato girato il documentario “Lawrence – A lifetime in poetry” per il quale ho avuto la fortuna di comporne le musiche qualche anno fa è al contempo emozionante e naturale. Come essere dove già fui.
La prima volta in questa città fu con mio padre. Avevo 14 anni e mi beccai anche una ramanzina telefonica oltreoceano da parte di mia madre perché nel frattempo venni rimandato a scuola – insieme a molti di quella classe pollaio eccessivamente vivace. La mente ora è rivolta a mio padre. Ogni scorcio mi ricorda lui e nella testa scorrono gli anni. Mi sgancio dagli altri per andare a vedere l’hotel dove pernottammo. Arrivo col fiato corto da Sacramento St. al Mark Hopkins. È un momento solo mio, il tempo di dire grazie per tutto e chiudere un ciclo.
Il gruppo si ricompatta e muoviamo in auto verso Height St. Poi Castro. Intercettiamo delle Block Parade, è Halloween. Una imbeccata di Laura, l’unica ad aver vissuto a San Francisco e quindi conoscitrice della toponomastica, ci porta a Twin Peaks. Vista mozzafiato della città da uno dei punti più alti. Laura – non Palmer – supera a pieni voti la prova vertigine. E via sul Golden Gate per rientrare nella Sonoma County. Arriva il giorno della mia performance alla D’Argenzio Winery di Santa Rosa viene accolta con entusiasta partecipazione dal pubblico presente che si dimostra interessato anche al merchandising. Complice Ernesto perdo una delle poche certezze che mi erano rimaste e accetto di fare una diretta Instagram.
Si torna a casa, ci aspettano le valigie da sistemare prima della partenza per Calgary.
Guidare sulle strade della California e per le strade di San Francisco mi ha insegnato il concetto di “go with the flow”. A semaforo rosso si può procedere verso destra se la carreggiata è libera. Avrei voluto rivedere tanto altro a Frisco ma mollo la presa, applico la teoria del “flow” e lascio scegliere gli altri. Ri-pieghiamo verso Sausalito. Chi conosce la 101 Freeway sa di cosa parlo.
Sausalito è ormai una località turistica per certi versi elitaria. Negli anni sessanta era sede degli Hippie, le case di Richardson Bay sono ancora qui a ricordarcelo. Da uno di questi dock che Otis Redding guardava le “ships rollin’” che arrivavano dalla baia di Frisco. “È commovente e strano essere di persona in luoghi che per tutta la vita sono stati presenti nel nostro immaginario” mi scrive un amico al quale mando un video dal Dock of the Bay con tanto di fischio citazionista.
È davvero tempo di volare a Calgary dove trascorreremo l’ultimo segmento di tour. Ho lasciato una parte di me a San Francisco con la promessa, in cuor mio, di ritornarci con chi so io.
🇺🇸 SANTA ROSA 28/10-2/11
The landing at the Charles M. Schultz Airport reminds us that the father of the Peanuts has not been forgotten by his city. Temperatures in Santa Rosa tend to be mild and will be mild throughout the stay. We will spend all the time the whole group of In Scena having good times.
In Sonoma County also a constant back pain that i’ve carried with me San Diego and a growing cold that does not abandon me despite having put the bottom of Efferalgan and more.
The true dichotomy, the great contradiction of the United States of America is not to be traced in casly attempts at the democratic export of customs and traditions, sometimes implemented in a questionable way; it should not be sought in the visual contrast that the wide open spaces offer as opposed to gentrization and ghettizations or in the tangible distance between social classes and ethnicities. The great contradiction of this nation is found in the abysmal difference between the temperatures at which the Regular Coffeé is served and the temperatures of air conditioning in shops and clubs and in flight the matter becomes complicated.
Burnt tongue, runny back and throat. Welcome to the Hospital California, the Ealges would sing now.
Between meetings, dinners, shows and wine, the Californian stop will also allow us some group tourism.
We will drive to and from Windsor, the county in which we are housed. Within a residential area with a wine theme. Starting at Decanter Road it’s all a crossroads of Bouquet, Pinot Noir, Merlot Way. Here is our typical American home. Large, with multiple rooms and bathrooms and with a full living room that will host dinner prepared by the hardworking Laura. Patio and prickly pear tree that Antonella will collect and peel for everyone. The big couch will be very useful during the “Saturday Night Fever” projected on the big screen.
Bodega Bay is the first stop for tourists on the first day off. Moved by the desire to visit another beautiful local bay but above all by the demon of cinephilia: is where the master of thrill filmed “The Birds” which i promptly see again the night before the trip.
In Bodega Bay a blinding light dazzles the view. The gastronomic ritual oscillates between Clam Chowder — the famous soup — and the Fish and Chips that i’ll find to be not comparable to what we’ll eat in Sausalito on the last day before abandoning the 27 degrees of the California coast and flying to the 7 degrees of a lightly whitewashed Calgary. BB’s promontory overlooks the boundless Pacific and the view really leaves you breathless. The native birds, seagulls, cormorants, in short, ‘The birds’, are everywhere except near the church and school. The two buildings still exist. I shot photo from the same side Hitch did.
Different light, setting and temperatures can be found at Armstrong Redwood National Park north of the small town of Guerneville. Sequoias centuries old and dense vegetation make this rainforest a place for excursions and offer the possibility of paths on foot or by bike but also by car to reach the most distant areas from the entrance much further north. Before returning, let’s take a lunch in Guerneville. The town crossed by the Russian River is a typical American mountain town complete with bars that can be seen in the movies.
The days are running out of commitments. It’s not just tourism but also work. The shows are a success. The one with Ern is always fluid and iridescent.
On Halloween day the group of seven splits. Rosario and Antonella have to fly back and the remaining 5 spend the afternoon in San Francisco. Visiting the historic City Lights Bookstore opened by Ferlinghetti and seeing live where the documentary “Lawrence – A lifetime in poetry” was filmed for which I was lucky enough to compose the music a few years ago is both exciting and natural. How to be where i already was.
The first time in this city was with my father. I was 14 years old. The mind is now turned to him. Every glimpse reminds me of him and years run in my head. I let go of the others to go see the hotel where we were staying. It’s just a moment of mine, time to say thank you for everything and close a cycle.
Catch the others so we move for Height st. and Castro. Let’s intercept Block Parades, it’s Halloween. Laura, the only one among us who lived in San Francisco, takes us to Twin Peaks. Breathtaking view of the city from one of the highest points. Laura – not Palmer – passes the vertigo test with flying colors. And off to the Golden Gate to come back in Sonoma County. The day of my performance at the D’Argenzio Winery in Santa Rosa arrives and i’m welcomed with enthusiastic participation by the audience present who are also interested in merchandising. Complicit Ernesto I lose one of the few certainties i had left and agree to do a direct on Instagram.
We go back home, the suitcases has to be packed before we leave.
Driving on the streets of California and the streets of San Francisco taught me the concept of “go with the flow.” You can proceed right at a red light if the roadway is clear. I would have liked to see so much more in Frisco but give up my grip, apply the theory of ‘flow’ and let the others choose. Let’s go to Sausalito. Anyone who knows 101 Freeway knows what I’m talking about. Sausalito is now an elitist tourist resort in some ways. In the sixties it was home to the Hippies, the houses of Richardson Bay are still here to remind us of it. And it is precisely from one of these docks that Otis Redding watched the “ships rollin’” from the Frisco Bay. “It’s moving and strange to be in person in places that have been present in our imagination all our lives” writes me a friend to whom i send a video from the Dock of the Bay complete with a quote whistle.
It’s time to fly to Calgary where we’ll complete our tour for InScena Theater. I left a part of me in San Francisco with a promise to come back here with whoever i know.
mg